Da R-Everse il Recruiting collaborativo, un modello di business vincente applicato alla ricerca e selezione del personale
La digitalizzazione è stata l’arma per raggiungere il successo nel caso di R-Everse (https://www.r-everse.com), società di ricerca e selezione del personale che ha ideato e attuato il Recruiting Collaborativo per dare finalmente una soluzione concreta agli HR Manager che cercano talenti specializzati. Capiamo meglio di cosa si tratta.
Un tema costantemente dibattuto nelle aziende è quello della selezione di candidati tecnici. Infatti per ogni esperto di Risorse Umane è possibile valutare le soft skill e le attitudini di un candidato, ma non è altrettanto semplice assicurarsi delle competenze tecniche di un ingegnere, per esempio. E così si devono coinvolgere i manager interni sin dal primo step della selezione, con notevole effort in termini di tempo e costi del processo.
La soluzione di R-Everse consiste nel collaborare con una rete di manager, chiamati Scout, che lavorano nelle principali aziende italiane ed europee e che affiancano i Recruiter di R-Everse nella selezione validando le competenze tecniche dei candidati, e lasciando ai Recruiter la parola sulle soft skill.
Con questa modalità, all’azienda che richiede un determinato profilo viene presentata una rosa di candidati altamente profilati secondo le richieste.

R-Everse il recruiting collaborativo: la voce dei manager
“Ho un ottimo rapporto con i ragazzi di R-Everse, – dichiara Gian Luca Beneventi, HR Manager Elettric 80 – ai quali ormai sono chiare le mie esigenze e riescono a trasmetterle ai candidati, così da mandarmi a colloquio solo persone veramente in linea”.
Non è banale costruire un network di manager fidati, selezionati attentamente e distribuiti in tutti i settori professionali. Ma questa community, che oggi conta centinaia di manager, è la chiave del successo di R-Everse, che oggi può garantire ad aziende come Datalogic, Esselunga, Fineco e molte altre dei candidati già validati anche a livello tecnico e non solo motivazionale.
Il modello collaborativo è stato applicato da realtà come Wikipedia e AirBnB: mettere in contatto due categorie di utenti (chi possiede una casa e chi vuole andare in vacanza, nel caso di AirBnB), senza inventare nulla di nuovo ma trovando una risposta concreta e veloce alle esigenze del proprio cliente.
Tutto ciò è possibile grazie a sistemi tecnologici avanzati che consentono il reclutamento e il rapporto con gli Scout anche a distanza, in maniera veloce ma sicura ed efficiente. R-Everse infatti opera con dei software proprietari che hanno sviluppato internamente e che vengono costantemente aggiornati per ottimizzarne l’efficacia.

“Il fatto che i colloqui tecnici vengano condotti da manager senior, in possesso di tutte le specializzazioni necessarie – ha dichiarato Daniele Bacchi, co-founder di R-Everse -, e con vari anni di esperienza alle spalle, scioglie ogni diffidenza sia da parte dell’azienda che da parte dei candidati”.
Infatti, anche per i candidati l’esperienza di selezione con R-Everse è di gran lunga migliore: per un giovane manager in cerca di un cambio professionale è molto più gratificante avere un colloquio con un manager del suo stesso settore, che parla la sua stessa lingua e che può comprendere davvero le capacità tecniche, rispetto ai classici colloqui con recruiter generalisti.
E così R-Everse, con soli tre anni di vita, sta conquistando il mercato: più di 300 clienti, sfiorato il milione di euro nel 2017, superati i 2 milioni nel 2018, le previsioni per il 2019 sono di sforare i 3,5 milioni di euro.

R-Everse, il 100% dei dipendenti soddisfatti è disposto a dare di più all’azienda
Una conferma della validità del modello messo in campo da R-Everse, azienda innovativa nel campo del recruiting, arriva dalla recente certificazione del livello di benessere aziendale ricevuta da Great Place to Work (GPTW), la società leader nello studio e analisi del clima organizzativo a livello worldwide. La certificazione viene rilasciata sulla base di un’articolata survey anonima compilata da ogni dipendente e di un’analisi che GPTW compie sul modello organizzativo dell’azienda. R-Everse ha ottenuto la certificazione con punteggi sopra la media. Ovvero, è stata classificata come un’organizzazione attenta alla qualità della propria cultura organizzativa e del proprio ambiente di lavoro, con un modello relazionale basato sulla fiducia reciproca.

Sin dal suo esordio sul mercato poco più di due anni fa, R-Everse ha dato l’imprinting ai suoi collaboratori dell’importanza di mettere al centro le persone, e oggi lo attesta questa certificazione sul benessere in azienda da parte di Great Place to Work.
“Una delle sfide più appassionanti del crescere da 2 a 47 dipendenti in 30 mesi, in due Paesi diversi, è fare in modo che le persone crescano, a loro volta, il più rapidamente possibile. – sostiene Daniele Bacchi – Quello che viene costruito con loro è non solo la crescita professionale ma un rapporto umano e di fiducia, che altrimenti non ci avrebbe portato ad oggi. Bruciare le tappe della crescita è molto complicato, anche rischioso. C’è ancora tanto da lavorare ma sembriamo essere sulla strada giusta“.

La survey GPTW
Dall’indagine targata Great Place to Work, R-Everse ottiene la certificazione come un’azienda attenta alla qualità della propria cultura organizzativa e al proprio ambiente di lavoro, con un modello relazionale basato sulla fiducia reciproca. I valori emersi dalla survey somministrata ai 47 collaboratori sono al di sopra della media. L’unanimità dei dipendenti alla disponibilità a dare qualcosa in più per portare a termine il lavoro è un dato significativo di come l’azienda, in poco più di due anni, sia riuscita a creare una rete di relazioni interna capace di far lavorare bene le persone, a fronte di un fatturato previsto per il 2019 di tre milioni di euro.
Il livello di engagement, ovvero il grado di coinvolgimento dei collaboratori, è molto alto in R-Everse, tanto che alla domanda “Sei disposto a dare qualcosa in più per portare a termine il lavoro?” la risposta positiva è stata unanime.
La Certificazione GPTW è un traguardo che permetterà a R-Everse di essere riconosciuta come organizzazione di primo piano nel mercato del lavoro.
E’ palese il riscontro di un grande interesse alle relazioni interne anche fra le aziende. Intervistato da R-Everse su questi temi Vincenzo Di Marco, HR Director di Gruppo Pellegrini e consigliere nazionale dell’AIDP (Associazione Italiana per la direzione del personale), (https://blog.r-everse.com/hr-tra-digitale-e-sociale), racconta che far sentire ogni dipendente parte attiva di un’azienda e non mero esecutore è sempre più arduo, e a questo fine in Gruppo Pellegrini hanno introdotto diverse iniziative per favorire la collaborazione e il clima aziendale, tra cui delle giornate che coinvolgono colleghi di aree diverse per far conoscere ad ognuno il lavoro dell’altro (parliamo di più di 8000 dipendenti).
